San Cragno
Volueviolas (Buongiorno)
Dopo aver risolto qualche problemino nell’impostazione del blog, posso tranquillamente presentare un vero e proprio “personaggio”
Il suo nome è Antonella ma per la grande famiglia di Facebook è conosciuta con lo pseudonimo Volueviolas.
E’ un’artista poliedrica, disegnatrice, scrittrice e tante altre cose. Ho avuto per prima il piacere ed in seguito la fortuna di incontrarla in altri contesti che ad una primo impatto centrano poco con l’arte ma che in realtà potrebbero essere ispiratori e mi hanno permesso di conoscerla.
Subito ho avuto l’istinto di chiederle se poteva scrivere o darmi la possibilità di poter postare qualche suo scritto e lei, senza alcuna indecisione mi ha fatto e ci ha regalato una piccola perla.
Buongiorno amici.
Oggi voglio raccontare la storia vissuta con un mio carissimo amico e compagno di viaggio. L’ho conosciuto due anni fa a Bergamo mentre cam minavo al centro, sotto Città alta. Il mio sguardo verso di lui non è stato fortuito; infatti, Franca, mia sorella, già mi aveva parlato di lui, quando passando con l’autobus, aveva avvertito questa insolita e bella presenza.
Seppure sapessi di quanta avvenenza avesse, la prima volta che lo vidi rimasi stupefatto. Lo scrutavo da lontano, lo guardavo muoversi, catturata dalla sua estrema eleganza seppure fosse abbigliato con massima semplicità. La sua immagine mi catturò sempre più!
Un giorno, in modo irriverente, gli andai incontro, attraversando frettolosamente le aiuole della piazza. Presentandomi lo salutai sentendo per la prima volta la sua delicatezza.
Da quel giorno iniziammo un percorso insieme dove mi sosteneva con la sua bellissima presenza io, amorevolmente lo curavo quotidianamente. Dopo poco più di un annoterai in Sardegna e persi qualsiasi contatto con lui. Cercavo la sua immagine dappertutto ma non trovavo nulla di sostituibile a lui. Conobbi altri amici, compagni di viaggio ma nessuno come lui: si sa, ogni essere è unico ed irripetibile!
Telefonai a Bergamo da un nostro amico comune che mi disse che non era più lì e che sarebbe tornato a Bergamo a Ottobre.
Ottobre quello appena passato.
Yuppi !!! Insperato appuntamento: proprio ad Ottobre avrei dovuto andare lì per altri impegni!
Presi l’aereo e, appena arrivata a Bergamo. lo cercai. Che gioia averlo ritrovato.
L’ho portato con me in Sardegna. Ha saputo che volevo rivederlo da tanto e, con tanto amore, mi ha regalato, adesso, questa magnifica sorpresa!!!
Perché, lo sapete??!
Non è vero che i fiori non sentono!!! Sentono, sentono…. E quando vogliono rispondono… a modo loro . A noi capirli
Grazie!!
L’alimentazione
Quando mi spiegarono il significato del termine alimentazione, devo ammettere che credevo che la sua naturale traduzione fosse “FAME”. Il malcapitato, con tanta o forse troppa pazienza, me lo spiegò con un esempio.
Mi disse:
Immagina di essere una macchina. Essa per poterci portare dove vogliamo ha necessità di carburante. Quando questo carburante entra nel motore, permette al veicolo di funzionare. Dal serbatoio passa al carburatore o iniettore che sia ed in seguito arrivando al cilindro, si innescano tutti quei processi grazie ai quali il veicolo si muove. In maniera simile accade al nostro organismo. Quando ci alimentiamo assumiamo delle sostanze che una volta digerite ed elaborate, sono trasformate in energia ed a loro volta consumate grazie alle nostre attività. Nonostante il fatto che abbiamo trovato qualche similitudine tra uomo e macchina, c’è da dire che l’essere umano è decisamente più complesso. Il veicolo ha necessità di carburante solo ed unicamente quando viene avviato ed utilizzato, mentre l’essere umano è sempre in attività e consuma energia in continuazione. I movimenti del nostro corpo, volontari ed autonomi, richiedono continuamente energia. Il cibo è il nostro carburante. Contrariamente al carburante del veicolo possa essere benzina, gasolio, gas o quant’altro, che sono sostanze per lo più mono-componenti, il nostro carburante è estremamente più complesso. Proteine, lipidi, glucidi, amminoacidi, sali minerali vitamine etc. che devono essere consumate quotidianamente, per mantenere il mostro metabolismo nelle condizioni migliori.
Indice glicemico:
L’indice glicemico di un alimento, indica la velocità con cui aumenta la glicemia. Normalmente si assume un quantitativo di riferimento che si traduce in 50 grammi di carboidrati. Tale indice viene ottenuto misurando l’andamento della glicemia dal momento dell’assunzione fino a due ore dopo. Tali indici si possono suddividere in tre gruppi: Indice glicemico Basso, Moderato ed Alto.
Il primo si attesta su valori che partono da 15 fino a 35; il secondo da 40 fino a 50; il terzo da 55 fino a 100, e dove 110 è il più alto e corrisponde al Maltosio
Negli ultimi periodi, attraverso decine di trasmissioni, è cresciuta oltre che la curiosità, la voglia di sentirsi almeno per una volta chef. Pomme de terre all’avignonese, uova in camicia, pasta con i ricci e quant’altro la nostra fantasia sia in grado di elaborare. A volte il risultato soddisfa il nostro palato, altre volte, invece, converrebbe attingere una mestolata direttamente dal crogiolo della strega di Biancaneve. Mangiare è un grande piacere, a seconda degli alimenti, qualcuno lo potrebbe comparare con altre situazioni altrettanto piacevoli.A questo punto si dovrebbe sapere che tutti gli alimenti hanno caratteristiche ben precise, che ovviamente non vi riferirò ora, ma che se assunte in quantità sbilanciate possono dare grossi problemi. Vorrei fare una precisazione, per quantità sbagliata non è solo da considerare l’eccesso in positivo, ma anche quello in negativo , cioè la non assunzione. E’ già ben conosciuto che il nostro organismo trae l’energia dal cibo che si assume. Tale energia, è data per lo più dai glucidi, che sono i primi che vengono assimilati e consumati in ogni attività, poi vengono intaccati i lipidi (grassi) ed in ultimo i protidi o proteine. Quando ci alimentiamo, generalmente, assumiamo tutte le caratteristiche precedentemente menzionate. Tutto il cibo che si trova nello stomaco (chilo) una volta elaborato e scisso passa all’intestino (chimo) e nel percorrerlo viene assorbito dalla mucosa intestinale. Non vorrei far capire che la digestione avviene solo nell’intestino, infatti certe sostanze vengono assorbite non solo dallo stomaco ma anche dalla mucosa orale.
A questo punto dopo aver assunto del cibo, il glucosio presente entra in circolo e si va a sommare a quello che è già presente (70-100 mg/dl range di concen tra trazione emetica). Ogni cibo ha una sua concentrazione di zuccheri, questi a seconda della loro molecola, sono assorbiti con una diversa velocità.
Ora partendo dal presupposto che tutti noi siamo normopeso, non abbiamo mai sgarrato con dolci ed altri tipologie di alimenti, siamo tutti abituati alla passeggiatina post prandiale e seguiamo tutti i consigli che il dietologo di nostra madre o padre, presso il quale ci ha portato, a scopo preventivo. Nel mezzo di tutti i discorsi, spiegazioni ed imposizioni, si sente citare un indice la cui sigla è IG. Questa corrisponde all’indice glicemico degli alimenti.
Nell’abaco che segue, vi sono rappresentati una gran parte di alimenti con i rispettivi indici glicemici