Serie A anno 2°

Il secondo Campionato in serie A del Cagliari, non è iniziato particolarmente bene, non solo per la squadra, bensì anche per chi scrive.

All’interno di un centro della tifoseria nell’hinterland di Pirri, dove tutto conta: la partita, la compagnia ed il dolce far niente. In questa ricetta di socializzazione sportiva, dove , nonostante tutto, sono stato accolto meglio di quanto le previsioni potevano prospettare, il mancato funzionamento delle pompe di calore, facevano percepire un calore dalla percentuale di umidità pari a quella presente nella foresta amazzonica. Tra un rigore sbagliato dal Cagliari, fortunatamente assegnato grazie al (VAR), ultima diavoleria della FIGC, FIFA etc, etc, e il tiki taka della Juve dopo il secondo goal, alla calura si univa un forte deciso assimilabile a quello di una calza usata da una settimana. Tutti i  presenti, adorni di gentilizi stemmi stampati sulla pelle, messi in mostra come opere d’arte, si alzarono festosi. Io preso alla sprovvista controllai il televisore , nella vana speranza che il nostro team eroi avesse ridotto le distanze, ma non ebbi il tempo di proferire parola che fui investito da una zaffata di quell’odore piccante, Uno di questi mi si avvicino, con in mano un tozzo di pane sul quale era stata spalmato qualcosa di cremoso