Questa sera, ho avuto il piacere, anche se in verità erano molti di più, di bagnarmi sotto la pioggia e non lamentarmi troppo.
Dalle quatto del pomeriggio, si è tenuto presso i campi all’interno del parcheggio di monte Claro, le finali di un torneo di calcio, organizzato da un mio caro amico, Antonello Filippi, in memoria della madre. Per l’esattezza era il 4° Cassiano Domenica Filippi Cup. Tutto si è svolto come un tipico torneo di calcio amatoriale, non dimenticando di suonare l’inno nazionale. Per chi non ha apprezzato, se è capitato non me ne sono accorto, sarebbe potuta apparire come una esagerazione. Secondo il mio modesto parere è stato un gesto apprezzabile e un sano ripasso, perché credo che molti italiani, più che non sapere, non si ricordano le parole del nostro inno. Ho fatto parte di una giuria di una ventina di elementi, tutti estremamente eterogenei ma profondamente impegnati nel compito per i quali sono stati chiamati. Nelle prime fasi, nelle quali il tempo teneva, si era tutti più o meno distanti e distaccati gli uni dagli altri, distratti dai fatti propri. A quel punto Giove pluvio ha mostrato il tocco di classe, costringendo gli accorsi a proteggersi sotto una una copertura non esageratamente ampia. A coloro che alla chetichella se la sono date a gambe hanno risposto coloro che stoicamente, stringendosi sotto l’esile copertura, hanno resistito, me compreso. Fatto sta che nonostante fosse spiovuto abbiamo tutti tenuto le medesime posizioni, non tanto per il timore di nuove gocce, bensì per il piacere di stare vicini e di gustarsi il giuoco del calcio, con tutto ciò che intimamente rappresenta. E’ stata una serata passata bene, divertente, di grande fatica fisica e di organizzazione da parte di Antonello Filippi, che tra l’altro ha musicato una canzone per la madre, riprodotta prima della finale. Un’ennesima dimostrazione di grande cuore, ma anche di una lodevole capacità organizzativa da parte di Antonello. E’ stato bello, talmente piacevole che spero tanto possa ricapitare. Grazie di cuore Antonello, grande figlio e grande uomo