Il giorno dell’immacolata ho avuto il piacere di partecipare, presso il testro comunale di
Ortacesus, ad una sfilata di moda curata da Rita Giua, che ripercorreva lo stile anni ’70.
Il termine “sfilata” sarebbe perfetto se si vuole contestualizzare l’evento al solo mostrare
la capacità sartoriale di colei, che con ago e filo, pazientemente, crea modelli, fogge diverse.
Il fine, però, é più profondo. Non si tratta di mostrare tali abilità, racconta un viaggio, nel tempo e nella realtà che il tempo stesso nasconde. Verità scomode e difficili da spiegare. E’ difficile raccontare tutto ciò che la nostra mente e la nostra sensibilità estraggono da singole percezioni. Vi garantisco che non é stato semplice, come non sarà mai semplice parlare del grande male. Descrivere senza tralasciare nulla di ciò che in quel fine serata si è provato. Dapprima si è iniziato col la delicatezza e la bellezza della voce di colei che aveva la funzione di conduttrice, Veronica Marigosu, per poi proseguire con la lettura con voce calda e profonda di Consuelo Feltrin, di una poesia di Gabriella Tanchis. Essa con rara precisione, descrive l’universo nel quale molte persone, nascoste dal frastuono della vita, combattono grazie alla loro forza di volontà.
“Ti ho vista avanzare con passo sicuro ed insieme tremante
e raccontare con voce piena di consapevolezza
di come il mostro sia diventato occasione, opportunità“
A volte si perde ma a volte si riesce a vincere e quando ciò accade, mi sembra più che giusto che facciamo sentire e vedere o meglio sfilino.
Questo è uno splendido esempio di come l’occasione, si strasformi in opportunità non solo di poter dire “Io ce l’ho fatta”, ma di raccontare come sia possibile allontanare il “mostro” ancora prima di quanto si possa mostrare. La prevenzione in primis, e nota molto importante, il sorriso. Un sorriso aperto e caloroso, di coloro che hanno sfilato. Quanti messaggi in quei sorrisi, quanti significati e quanta delicatezza e semplicità, nascosti in quel loro mostrarsi. Rosa nella mano destra e la certezza che il loro percorso, sia di lezione per le generazioni prossime e future che anch’esse, male andando, possano sfilare