Esiste tutt’ora l’abitudine di non vedere ciò che accade attorno a noi e siamo tutti preoccupati che possa in qualche modo essere considerata una patologia.
Non me ne vorrete, se non ho utilizzato il termine, guardare, ma ovviamente ciò è stato fatto apposta.
Tutti conoscono la differenza tra guardare e vedere.
Finalmente qualcuno ha anche visto, e nel vedere non poteva negare ciò che accadeva.
Sono sicuro, che nel loro privato, mi porterò dietro detrattori, persone che potrebbero considerarmi personaggio (s)gradito ma ormai, siamo arrivati al punto di negare anche ciò che è palese.
Ciò di cui sono sicuro, di non far parte di coloro che per educare e curare, anziché usare la conoscenza, la forza di volontà, usano ed osano sferrare calci pugni e quant’altro, contro persone indifese.
Da essere umano li condanno, ma la vera condanna dovrebbe essere data a coloro che hanno permesso che potesse essere protratto, per troppo tempo, un atteggiamento del genere.
Una persona assennata, ligia al dovere e corretta, non avrebbe permesso tutto ciò.
Spero e mi auguro che tutti coloro che saranno effettivamente ritenuti colpevoli, siano condannati duramente.
Spero che non si limitino ad una sospensione e poi tutto passa. Sarebbe, un’ennesimo sberleffo alla giustizia sarebbe la vittoria del pressapochismo e dell’incoerenza verso chi ha rubato una mela per fame e si è fatto la galera.
Lapis16