Nell’arco della vita a chi non è accaduto che manipolando un vaso od un bicchiere o cos’altro di ceramica ci si ritrova a raccogliere i cocci, che loro malgrado vengono gettati nella pattumiera. Ahhh!!! Quel vaso, quel bicchiere, con tutti i ricordi che portano con loro , ormai persi per sempre. Si, proprio l’italica cultura si scontra con quella giapponese, che porta con se l’arte del gusto e della memoria portato alla sua massima espressione. Parlo così, tranquillamente ma con il massimo rispetto per la cultura orientale, che a volte collide con l’occidentale a causa della diversità dell’angolo di visione degli aspetti della vita. Kintsugi , od anche kintsukuroi, è l’arte di riparare le ceramiche con oro ed argento, oppure l’utilizzo di lacca e polvere d’oro. Ogni oggetto per quanto simile sia, rompendosi, non si romperà mai allo stesso modo e ricomponendolo ci si rende conto che assume un’identità completamente diversa. Proviamo a pensarci per un attimo, se ci capitasse di rompere una ciotola di ceramica, la prima cosa che penseremo o tenteremo di fare è quello di riportarla all’antico splendore ma pur utilizzando il miglior collante, le ferite del trauma si vedono tutte e perde tutto il valore che aveva precedentemente. La cultura giapponese con il kintsukuroi, ripara l’oggetto per valorizzare la crepa o ferita che sia, perché quando un oggetto subisce una ferita, ha una storia da raccontare ed assume una nuova vita ed una nuova bellezza. Una nuova vita, dove la vita è integrità e rottura insieme, è una costante è una continua ricostruzione.ciò rende bellezza e preziosità sia alle persone che alle cose , tutto ciò prende anche un’altro nome ….. Amore !!!